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Europäisches Parlament / Nachrichten

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22-07-2010

2009-2010: i momenti clou dell'anno momenti clou dell'anno*

Che cosa vi dice l'acronimo SWIFT? E che cosa intendete per "audizioni"? Se vi siete persi queste tappe cruciali dell'anno parlamentare appena concluso, ecco il dossier che fa per voi! In pochi clic potete ripercorrere i momenti clou di un Parlamento diverso. La settima legislatura, infatti, si è aperta nel segno del Trattato di Lisbona, che dà all'unica istituzione europea democraticamente eletta più poteri e più responsabilità.

Febbraio 2010: in un voto a sorpresa, il Parlamento rigetta l'accordo detto "SWIFT" fra USA e UE per la condivisione dei dati bancari.  Un evento inedito, una decisione resa possibile grazie al Trattato di Lisbona. E non è il solo: anche sulla costituzione del nuovo servizio diplomatico europeo il Parlamento ha fatto sentire la sua voce grazie ai nuovi poteri acquisiti con il Trattato.

Scopri questi e altri colpi di scena (o, semplicemente, tappe importanti della democrazia europea) sfogliando le sessioni qui in basso.

Si chiude la fase istituzionale, "ora è tempo di agire"

http:ec.europa.eu/avservices
Con l'elezione della Commissione a larga maggioranza, si colma il vuoto politico che ha contrassegnato gli ultimi mesi dell'Europa. Ora "è tempo di agire"dice il presidente del Parlamento Buzek. La Commissione è già operativa da oggi, 10 febbraio, e pronta al vertice europeo di domani.

La procedura che ha portato, ieri, all'elezione della nuova Commissione da parte del Parlamento con 488 voti a favore, 137 contro e 72 astensioni, è stata lunga e travagliata. Ricostruiamone le tappe.

La bocciatura dell'accordo SWIFT: un momento storico per il Parlamento

Lunedì 22 febbraio i Ministri degli Esteri hanno dovuto mandare all'aria l'accordo provvisorio per il trasferimento dei dati con gli USA, prendendo atto della bocciatura del Parlamento avvenuta l'11 febbraio. Un evento storico perché per la prima volta l'assemblea utilizza il potere di veto conferitole dal Trattato di Lisbona. Ricostruiamone le tappe.

Divorzi internazionali: al via cooperazione rafforzata fra 14 paesi europei

 ©BELGA_belpress_Philippe Turpin
E' la "prima volta" della cooperazione rafforzata sulla scena UE: una procedura inventata 10 anni fa, ma che fino a oggi non aveva trovato applicazione concreta. Negli scorsi mesi, scavalcando un blocco ormai insormontabile al Consiglio, 14 Stati membri si sono messi d'accordo per cooperare fra loro al fine di facilitare i divorzi "transfrontalieri". Il Parlamento ha applaudito all'iniziativa e voterà domani una risoluzione che approva il debutto della cooperazione rafforzata e apre una riflessione sui divorzi internazionali.

Il via libera alla prima "cooperazione rafforzata" nella storia dell'UE arriverà domani, quando il Parlamento darà il suo via libera in plenaria che approva l'iniziativa di 14 paesi europei, fra cui l'Italia, per facilitare le procedure di divorzio fra coppie originarie di paesi diversi.

Iniziativa cittadina: nuove regole, nuove opportunità

©BELGA_WESTEND61_Michael Bader
Una delle grandi novità del Trattato di Lisbona è il diritto di iniziativa popolare, per cui un milione di cittadini europei potranno sottoporre una proposta di legge alla Commissione europea. Il 31 marzo l'esecutivo ha pubblicato il regolamento che dovrebbe stabilire come mettere in pratica il principio sancito dal Trattato. Ora la palla passa al Parlamento. Che vuole fare dell'iniziativa cittadina un vero strumento di democrazia partecipativa.

L'iniziativa popolare non solo permette alla società civile di contribuire e influire sul processo decisionale europeo. E' anche uno strumento di trasparenza, che potrà avvicinare i cittadini alla macchina comunitaria e creare legami civici transnazionali su tematiche comuni.

Nuovo Trattato, nuovo bilancio

Con il Trattato di Lisbona il Parlamento sarà responsabile al pari del Consiglio dei Ministri per l'insieme del bilancio UE. Inoltre il Trattato semplifica la procedura di approvazione del bilancio più semplice e più corta, e rende il piano di programmazione pluriennale vincolante dal punto di vista giuridico.

Le modifiche al bilancio UE che intervengono con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona sono le seguenti:

  • Semplificazione: sparisce la distinzione fra spese "obbligatorie" e "non obbligatorie"
  • Più potere al Parlamento: l'assemblea decide in accordo con i Ministri sull'insieme della spesa europea (prima, solo sulle spese "non obbligatorie")
  • Visione di lungo termine: il quadro di programmazione pluriennale diventa vincolante giuridicamente
  • Procedura breve: una sola lettura al Parlamento, in parallela a quella del Consiglio, prima di chiudere l'accordo.

Richieste del Parlamento accolte: nasce la prima diplomazia europea

Chi la dura la vince: dopo mesi di discussioni, il Parlamento ha ottenuto ciò che chiedeva sulla composizione del Servizio di Azione esterna dell'UE. Durante la plenaria di luglio il voto sul compromesso raggiunto con la Commissione e il Consiglio sarà probabilmente favorevole, e disegnerà i contorni della nuova diplomazia europea. Il Servizio sarà lo strumento per unire gli sforzi diplomatici dei 27 paesi UE. L'accordo conferisce al Parlamento anche il potere di controllo sul budget .


* http://www.europarl.europa.eu



 
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