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24-02-2010

Instituzioni dell'Unione europea

Il Comitato delle regioni (CdR) è l'Assemblea politica che dà voce agli enti regionali e locali nell'elaborazione delle politiche e della legislazione dell'Unione europea.

La storia

Il CdR é stato istituito nel 1994 con due obiettivi principali:

  • dato che circa tre quarti della legislazione europea trova applicazione a livello locale o regionale, si è sentita l'esigenza di dare voce ai rappresentanti locali e regionali nello sviluppo delle nuove leggi dell'UE;
  • rispondere alla preoccupazione di un' Unione europea che tira dritta per la sua strada, lasciando indietro i cittadini. Si è cercato di porvi rimedio includendo nel processo decisionale gli eletti più vicini ai cittadini.

I Trattati obbligano la Commissione ed il Consiglio a consultare il CdR ogni qual volta le nuove proposte riguardino materie con ripercussioni a livello regionale o locale.

Il Trattato di Maastricht individuava cinque aree di intervento: coesione economica e sociale, le reti di infrastrutture europee, salute, educazione e cultura.

Il Trattato di Amsterdam ne ha aggiunte altre cinque: politica per l'impiego, politica sociale, ambiente, formazione professionale e trasporti, andando dunque ad incidere su un gran numero di campi d'attività dell'UE.

Al di fuori di queste aree d'intervento, la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno la possibilità di consultare il CdR su questioni che ritengano possano avere implicazioni a livello locale e regionale. Il CdR può inoltre esprimere una propria autonoma opinione, per cercare di inserire particolari tematiche nell'agenda UE.

Ci sono tre principi fondamentali che ispirano l'attività del Comitato:

Sussidiarietà

Questo principio, inserito nei Trattati contemporaneamente alla creazione del CdR, esprime l'obbligo, in ambito UE, di prendere le decisioni ad un livello il più vicino possibile al cittadino. L'Unione europea non deve dunque assumere compiti che possono essere assunti, con maggiore efficacia, a livello nazionale, regionale o locale.

Prossimità

Tutti i livelli di governo dovrebbero mirare ad essere "vicini ai cittadini", in particolare organizzando la loro attività con la massima trasparenza, in modo da far conoscere al cittadino chi fa cosa ed il modo per poter essere ascoltato.

Collaborazione

Quando si parla di governance europea si parla di governo a livello europeo, nazionale, regionale e locale; tutti e quattro sono indispensabili e dovrebbero essere coinvolti nel processo decisionale.

I membri ed il mandato

Il CdR è composto da 344 membri. Sono tutti nominati dal Consiglio, su indicazione degli Stati membri, e rimangono in carica per quattro anni. Ogni paese sceglie i propri membri come meglio crede, anche se tutte le delegazioni cercano di riflettere gli equilibri politici, geografici, regionali e locali. I membri del CdR sono eletti a livello locale o regionale (o comunque ricoprono ruoli di rilevanza pubblica) nei rispettivi paesi di provenienza.

Il Comitato organizza la propria attività attraverso sei Commissioni specializzate, composte dai membri del CdR, che esaminano nel dettaglio le proposte su cui il Comitato è chiamato ad esprimere pareri, stilano una bozza di opinioni, sottolineano i punti chiave e gli eventuali cambiamenti da apportare.
La bozza viene poi discussa in una delle cinque sessioni plenarie annuali del Comitato. Se la bozza viene approvata dalla maggioranza dei membri, diventa opinione ufficiale del CdR e viene inviata alla Commissione, al Parlamento e al Consiglio.

Il CdR può anche adottare risoluzioni su questioni politiche d'attualità.

Sono quattro i gruppi politici rappresentati, che riflettono le grandi famiglie politiche europee:

  • Partito dei Socialisti europei (PSE);
  • Partito Popolare europeo (PPE);
  • Gruppo dell'Alleanza dei liberali e democratici per l'Europa (ALDE);
  • Unione per l'Europa delle nazioni - Alleanza europea (UEN - AE)

L'attuale presidente del Comitato delle Regioni è Luc den Brande, eletto il 6 febbraio 2008.

Rendere l'UE più vicina ai cittadini

Se il ruolo principale del CdR è la sua partecipazione al processo legislativo, il ruolo non si esaurisce con questo.

I membri del CdR continuano a vivere e lavorare nelle loro regioni di provenienza, mantenendo le loro responsabilità di governo (locale o regionale, sia come presidenti che come sindaci o consiglieri). Questo duplice ruolo permette loro di mantenere il contatto con le persone che sono chiamati a rappresentare e, allo stesso tempo, portare le loro istanze al cuore dell'UE, durante le sessioni del CdR a Bruxelles.

Questo li mette nelle condizioni adatte per poter informare i propri concittadini su che cosa sta succedendo all'UE.

 



 
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